Chi era Giovanna Boccalini Barcellona, cui Google dedica il Doodle
Giovanna Boccalini Barcellona è stata una figura poliedrica e pionieristica nella storia italiana, il cui impatto e le cui realizzazioni stanno ricevendo un riconoscimento crescente, come evidenziato dall'omaggio di Google con un Doodle.
Nata a Lodi il 24 settembre 1901 e deceduta il 24 giugno 1991, la sua vita è stata caratterizzata da un impegno costante verso l'emancipazione femminile, l'educazione, lo sport e la resistenza contro il fascismo. Giovanna era la terza e più grande delle sorelle Boccalini. Il cognome Barcellona lo prese dal marito Giuseppe Barcellona, procuratore alle imposte siciliano che era andato a vivere a Lodi, con cui si sposò nel 1925.
Dapprima come maestra elementare a Lodi, dove ha contribuito a promuovere l'istruzione nelle classi popolari e ha partecipato ad iniziative assistenziali per l'infanzia, Boccalini ha dimostrato fin da giovane un profondo interesse per l'educazione e il benessere sociale. Il suo coinvolgimento nella biblioteca della Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso e l'iscrizione alla sezione socialista locale a soli 17 anni mostrano il suo precoce impegno politico e sociale.
Giovanna Boccalini Barcellona e la prima squadra di calcio femminile in Italia
La fondazione della prima squadra di calcio femminile in Italia, il Gruppo Femminile Calcistico (GFC), insieme alle sue sorelle, evidenzia il suo spirito pionieristico anche nello sport, una passione che ha dovuto confrontarsi con le restrizioni imposte dal regime fascista, il quale mise fine alle attività del GFC prima ancora che potesse disputare la sua prima trasferta ufficiale.
Durante il periodo del fascismo, Boccalini non solo ha resistito all'oppressione ma è diventata attivamente partigiana, contribuendo alla Resistenza italiana e fondando i Gruppi di Difesa della Donna (GDD), con l'obiettivo di sostenere sia la lotta di Liberazione che l'emancipazione femminile. La sua leadership nel Comitato di Liberazione Nazionale e il ruolo di direttrice di "Noi Donne", organo di stampa dei GDD milanesi, sono testimonianza del suo impegno continuo per la giustizia sociale e l'uguaglianza.
Nel dopoguerra, come assessora all'assistenza e all'infanzia per il Comune di Milano, Boccalini ha lavorato instancabilmente per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, soprattutto dei bambini e delle donne. Il suo contributo alla fondazione di enti come il patronato CGIL INCA e l'INPS riflette il suo impegno a lungo termine per la protezione sociale e il benessere collettivo.
Il Progetto Boccalini, sostenuto da iniziative come "Se non ora, quando?" e "Toponomastica femminile", e il crescente riconoscimento del suo lavoro e della sua eredità, incluso il recente Doodle di Google, sono segni dell'importanza e dell'attualità del suo contributo alla società italiana. Queste iniziative non solo celebrano la sua vita e le sue realizzazioni ma mirano anche a ispirare nuove generazioni nell'impegno verso l'uguaglianza, la giustizia sociale e l'emancipazione.
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